| TRAMA: Nell'autunno del 1942, la VI Armata tedesca, che assedia Stalingrado, si trova in una situazione critica; ma il comandante, Generale von Paulus, spera tuttavia di poter conservare le posizioni occupate. Alla divisione romena, che si trova nei pressi della città assediata, viene inviato come ufficiale di collegamento il tenente Wisse: il generale Codreanu gli fa subito presente che senza l'aiuto di armi pesanti la divisione non potrà resistere agli attacchi dei russi. Ma il maggiore Linkmann, consulente tattico, non è d'accordo con tale valutazione. Alle sei del mattino successivo i russi sferrano un'offensiva in grande stile e, malgrado il loro comportamento eroico, i romeni sono ridotti a mal partito. In mezzo alla confusione Linkmann vorrebbe fuggire; ma il sergente Bose, obbedendo ad un ordine di Wisse, rifiuta di consegnargli un mezzo. L'avanzata nemica continua e la VI Armata potrebbe salvarsi solo se Hitler ordinasse una ritirata strategica; ma il generale von Paulus, non ricevendo dal Quartier Generale nuove istruzioni, deve obbedire alla consegna e resiste ad oltranza. Ad un certo punto giunge la notizia che il generale Hoth, con 200 carri armati, è a soli 48 chilometri da Stalingrado: Von Paulus vorrebbe tentare di ricongiungersi a Hoth; ma non ha abbastanza carburante. Dopo la disfatta della divisione romena, Linkmann, trasferito al comando di un reparto d'artiglieria, si sistema in un sotterraneo, che non lascia mai. Le truppe assedianti si trovano in condizioni disastrose: benchè Hitler abbia ordinato di resistere fino all'ultima cartuccia, Von Paulus decide di trattare la resa; ma di un'intera armata soltanto 90.000 uomini s'avviano ai campi di prigionia. Era soltanto un'armata, ne metteremo in piedi un'altra : questo è il commento di Hitler nell'apprendere la fine della VI Armata. |
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