| TRAMA: Emigrato dalla Puglia a Milano, per seguire i figli che hanno trovato lavoro al Nord, l'anziano vedovo Giuseppe Colamonici è da loro trattato come un utile cameriere nei giorni feriali e come un inutile ingombro in quelli festivi, quando, per non averlo tra i piedi, essi lo scaricano in un ospedale tra malati veri e immaginari e infermieri autoritari e scostanti. Quando sembra ormai rassegnato alla condizione di relitto che attende la morte, egli incontra un altro essere umano emarginato: è Daniela, una ventenne friulana stuprata dal fratello e da questi costretta a far da sguattera in una laida osteria. Tra i due, che si sono conosciuti casualmente, s'instaura un rapporto di simpatia e di reciproca solidarietà, che, malgrado la differenza d'età, sfocia nell'amore. Poiché i figli e le nuore di Giuseppe e il fratello di Daniela, contrastano il loro legame, la coppia si trasferisce al Sud, nel paese di lui dove ritrova un corroborante contatto con la natura e la semplicità dei costumi. Poi, Giuseppe comprende che gli anni che lo separano da Daniela sono davvero troppi perché il loro rapporto possa avere un futuro e trova il coraggio di separarsi da lei, che pure aspetta un figlio. Tuttavia, ora, sarà un uomo diverso, ovvero sarà di nuovo un uomo vivo. |
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