| TRAMA: Piotr e Lilka, appartenenti alla classe potente del Partito, per ottenere un appartamento più grande si sposano in municipio e si accingono a sposarsi in chiesa. Piotr è un cinico: disprezza privilegi e ricchezze ma ne approfitta ed è spesso preda dell'alcoo. Lilka, pur convivendo con lui da tempo, è religiosa e, rendendosi conto che quel matrimonio non può essere una cosa seria, dice di no in chiesa davanti al prete e pianta tutti in asso. Lei si considererà non sposata, gli altri, appellandosi al matrimonio civile già avvenuto, si radunano nella sontuosa villa del padre di Piotr, Adam, per consumare i previsti festeggiamenti. Adam è cardiochirurgo, divorziato, libertino, potente e maneggione, importatore clandestino di valuta grazie alla mediazione di Penelope, ex ballerina di cui è stato amante e la cui sorella Dorota ha sposato dopo il divorzio dalla madre di Piotr, che si apparta sdegnosa in un istituto di suore. Partecipano alla festa anche il padre di Lilka, lui pure pezzo grosso, un ministro di cui si dice che "può tutto", e un folto gruppo di parenti e amici, nonché Penelope che sarà smascherata come cleptomane. Si mangia, si beve, si balla, soprattutto ci si annoia, mentre Dorota, rivelando un pratico buonsenso, si sforza invano di ricucire i personaggi e una festa mortalmente insensata. La vecchia domestica, nauseata, si licenzia, ma si trattiene nel bosco ad osservare da lontano, così come si vedrà fare anche Lilka. Torna Piotr, regolarmente ubriaco e, mentre i convitati fanno una gita in carrozza, dà fuoco alla casa, che ne rimane semidistrutta. Arrestato e portato via, Lilka pretende di seguirlo dicendo ai poliziotti: "Vengo anch'io: sono sua moglie". |
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