| TRAMA: Le reliquie della passione furono recuperate da Nicodemo e conservate gelosamente dai cristiani fino a quando Cirillo, vescovo di Gerusalemme, non ne ricordò pubblicamente l'esistenza. Inviati di Giustiniano, esaminando quelle reliquie, cercarono di misurare l'altezza di Gesù di Nazareth. Portata a Costantinopoli, la Sindone, ai tempi della IV Crociata venne portata a Lirey (Francia) da Otto de la Roche (1353). Esattamente un secolo dopo divenne proprietà della casa Savoia; ma, nel frattempo, rischiò di venire distrutta prima per la bollitura in olio, poi per un incendio divampato nella cappella di Chambery. Fu trasferita a Torino nel 1578 da Emanuele Filiberto e San Carlo Borromeo si recò a venerarla. Nel 1898 l'avvocato torinese Secondo Pia, avendo ottenuto il permesso di fotografarla, per primo ebbe la fortuna di scoprire che il disegno-impronta visibile sulla Sindone ha le caratteristiche di un negativo fotografico. Dopo le solenni ostensioni del 1931 e del 1933, la famosa reliquia venne a lungo esposta nel duomo di Torino (1978). Il clamoroso episodio, oltre all'accorrere di milioni di pellegrini, determinò un incremento di studi di ogni genere. |
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