| TRAMA: Nara è uno zingaro che con la vecchia madre e la figlioletta vive alla periferia di una città francese. Tira avanti con lavoretti di poco conto e si considera ormai un integrato, a differenza della madre, custode saldissima delle più schiette tradizioni dei nomadi, mentre Zorka, la bambina, è la prima della classe nella scuola locale e sogna di fare un giorno la veterinaria. Nara, che ama teneramente Zorka, impedisce tuttavia con il massimo rigore che essa incontri la madre (Miralda): quest'ultima è stata da lui ripudiata poiché, su consiglio di una assistente sociale, faceva uso di anticoncezionali. I tre rissosi fratelli della giovane donna vorrebbero, invece, che la famigliola si ricostituisse, ma Nara non cede né a lusinghe, né a minacce. Un giorno la polizia sfratta a forza Nara, la vecchia e la bambina dal loro modestissimo alloggio. Nella sua sete di giustizia e benché malata, la vecchia si incammina allora a piedi in direzione della lontana città dove abita un avvocato che già si è occupato di loro. Nara e la bambina la seguono e, a poca distanza, i tre novelli nomadi sono seguiti anche da Miralda, che li ama sinceramente. Durante il faticoso viaggio, Nara (che non è favorevole al furto) deve tuttavia rubare del cibo per sopravvivere, lottare con turisti sciocchi e mandare all'aria un incontro con una irritante giornalista, la cui inchiesta sulla condizione dei gitani ferisce la sua propria fierezza. La vecchia, però, muore sotto una pioggia torrenziale. Per Nara è un colpo durissimo, per Zorka che da parte sua aveva cominciato ad insegnare alla nonna a leggere e scrivere un dolore altrettanto grande. Sempre ai margini della vita di tutti, malvisti e costantemente osteggiati, gli zingari sembrano destinati, per loro scelta orgogliosa e per mille avversità, a non arrestarsi mai nel loro eterno errare. |
|
---|