| TRAMA: Jean Valjean, condannato per aver rubato del pane e restato in prigione lungamente, in seguito ad alcuni tentativi di evasive, ne esce inasprito ed abbrutito. Un caso provvidenziale lo mette a contatto con il Vescovo Myriel, che lo ospita. Il giorno dopo Jean Valjean, che nel frattempo ha rubato l'argenteria del Vescovo, non solo viene da questi salvato dalla prigione ma riceve in regalo ciò che aveva rubato. Questo dono lo mette in condizione di iniziare, sotto falso nome, un onesto lavoro che, col tempo, gli frutta l'agiatezza. Beneficati molti concittadini ed eletto sindaco della piccola città in cui risiede, Jean Valjean s'interessa ai casi della piccola Cosette che ha perduto la madre Fantine, una povera donna piombata nella miseria e nella degradazione. Nessuno sospetta che nelle vesti dell'autorevole sindaco si nasconda l'ex forzato Jean Valjean ricercato, per un furto mai commesso, dall'ispettore di polizia Javert. Quando un sosia viene scambiato per l'ex forzato e sta per essere condannato, il sindaco interviene, rivela il suo nome e poi fugge trasferendosi a Parigi con Cosette. Benché faccia una vita ritirata, Cosette viene notata da Mario un giovane studente che, abbandonata la nobile casa paterna, cospira contro il governo della Restaurazione. Scoppia la rivoluzione: l'ispettore Javert, preso dagli insorti, viene liberato da Jean Valjean. Successivamente, mentre gli insorti vengono sopraffatti, Mario, che ha combattuto in prima fila ed è rimasto ferito, viene salvato da Jean Valjean e condotto lontano dalla mischia. L'ispettore Javert che ha sempre ritenuto colpevole Jean Valjean vorrebbe arrestarlo ma gliene manca il coraggio e, per punirsi di non aver fatto il proprio dovere, si uccide. |
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