| TRAMA: Svizzera, Cantone di Vaud. Pipe vive e lavora da oltre quarant'anni come bracciante e domestico in una fattoria tra le montagne del Giura, ed è considerato dai suoi datori di lavoro come una persona di famiglia. Un giorno, con i primi soldi che gli arrivano dalla pensione, Pipe decide di comprare un ciclomotore. Un bracciante italiano gli insegna ad usarlo, e attraverso il nuovo mezzo, Pipe scoprirà orizzonti fino ad allora sconosciuti. Orizzonti non solo materiali - le campagne vicine, le foreste, le montagne - ma anche mentali, perché le sue "piccole fughe" gli daranno quel senso di libertà e autonomia sino ad allora sconosciute. In seguito, grazie all'acquisto di una macchina fotografica Polaroid, Pipe inizierà a cogliere pure le immagini di ciò che lo circonda, e non solo i paesaggi, ma anche la gente, divenendo consapevole del loro modo di essere nei suoi confronti. Presa coscienza degli ambienti, dei paesaggi e degli uomini attorno a lui, Pipe decide di concedersi di realizzare un ulteriore sogno: vedere da vicino il suo mito, il Monte Cervino... |
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