| TRAMA: Nella città di Tebe, governata dal tiranno Leonida ma soggetta al dominio di Sparta che vi mantiene un esercito, Alcisso, spietato luogotenente del generale Fillida, capo degli occupanti, uccide il padre e la sorella del giovane Diomede. Deciso a vendicare la loro morte e a restituire ai tebani la perduta libertà, costui, che ha trovato la solidarietà di sei consiglieri di Leonida, si allontana da Tebe per organizzare la rivolta contro il tiranno, ma finisce prigioniero di Alcisso, che lo fa vanamente torturare per sapere dove si nascondono i suoi compagni. Agendo con astuzia, costoro - mentre il popolo insorge contro il tiranno - riescono a sbarazzarsi di lui. Riacquistata la libertà Diomede s'accorge che i vincitori, guidati da Ippolito, si sono semplicemente sostituiti a Leonida, del quale perpetuano il tirannico governo, e che Tebe, per loro volontà, continua a essere sottoposta a Sparta. Grazie al denaro fornitogli da Doride, la figlia di Leonida (i due giovani si amano) Diomede arma un esercito col quale dà battaglia agli spartani sconfiggendoli in campo aperto (Alcisso muore in un duello con lui; Fillida si uccide). Sopraggiunge, allora, alla testa dei suoi armati, Ippolito, ma sia quelli, che i soldati di Diomede, rifiutano di combattersi, Per Ippolito, che muore, è la fine; per Diomede è il trionfo; per Sparta, la libertà. |
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