| TRAMA: Nella Numidia conquistata nel 46 a.C. da Giulio Cesare, patrizi romani e fuorusciti hanno fatta causa comune con la popolazione locale per abbattere il tiranno. Li guida Claudio, giovane impetuoso, incapace di attese e mezze misure. In una imboscata credono di aver ucciso il propretore Titus Sextius, ma poi si accorgono che si tratta di uno suo gemello. I cospiratori deliberatamente lasciano incustoditi i villaggi numidi: Così - pensano - finalmente le popolazioni locali si scuoteranno dalla loro passività fatalistica. Mentre la congiura aveva trovato un prezioso alleato in Tunica-Blu, uomo vicinissimo al propretore e costui stava per essere ucciso, giunge la notizia della morte di Cesare. L'avvenimento viene festeggiato in modo contenuto: ci si rende conto che la tirannide può rispuntare in qualsiasi momento. Un senatore intanto, giunge da Roma con la notizia che uno di loro, che si cela sotto il falso nome di Ottavio, è stato eletto come successore del senato romano. Il designato vuol partire con i suoi amici. Il latore del messaggio ed il propretore, che non possono, in base agli ordini, accettare queste condizioni, si uccidono. Un giovane numida con le sue arti magiche li fa risorgere. Essi esigono allora, immediatamente che Giuba, capo dei ribelli indigeni sia giustiziato. Claudio, pur di non offrire la sua spada ad Ottaviano, si suicida. Il designato parte, solo, per Roma. |
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