| TRAMA: Una giovane donna s'uccide, gettandosi dalla finestra del proprio appartamento. Composto il suo cadavere sul letto nuziale, il marito s'interroga sulle possibili ragioni del suo atto. Divenuto proprietario di un banco di pegni dopo una negativa esperienza in banca, egli l'aveva conosciuta, sedicenne, mentre era costretta a impegnare gli oggetti più cari. Attratto dal suo dolce riserbo, dalla sua calma bellezza, l'aveva chiesta in moglie. Sposatala, confondendo l'amore con il possesso fisico, aveva soffocato la sua personalità, repressi i suoi interessi culturali, aspramente rimproverata la sua generosità coi clienti. Incapace di comunicare con lei, egli era divorato dalla gelosia; sentimento tanto più acutamente provato quando un giovane sconosciuto aveva cominciato a frequentare il negozio. S'era creato fra loro, per questo, un insopportabile stato di tensione, al punto che sua moglie aveva finito con l'ammalarsi. Si erano, poi, riconciliati; egli aveva ammesso le sue colpe, le aveva proposto un viaggio; ella aveva giurato per sempre rispetto e fedeltà. Poche ore dopo, la giovane donna si toglie la vita: un suicidio allegorico che sta a significare la morte morale come scelta responsabile e rifiuto di una vita mortificante. |
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