| TRAMA: All'inizio di questo secolo, mentre il Messico è oppresso dalla dittatura di Porfirio Diaz, un piccolo proprietario, emiliano Zapata, che rivendica il possesso della terra a coloro che la lavorano (i poveri e affamati peones), si pone alla loro testa, cominciando un movimento di rivolta che, unitamente a quello guidato, in altra parte del Paese, da Pancho Villa, condurrà alle dimissioni il Porfirio Diaz. Ciononostante, la costanza della dittatura non cambia nemmeno con l'avvento del Presidente Madero. Mentre la legge agraria, propugnata da Emiliano, viene insabbiata, e più crudele infierisce la repressione, Madero viene assassinato e il suo posto occupato dal generale Huerta. Questi, con la scusa di cercare un compromesso tra le richieste dei peones e gli interessi dei grandi proprietari terrieri, convince i migliori sostenitori di Zapata a passare a uno a uno dalla sua parte. Abbandonato anche dagli amici più cari, come il professor Montano, Zapata, i cui seguaci si sono ridotti a poche centinaia, non abbandona la lotta, ma nel 1918 cade vittima di un'imboscata tesagli dal colonnello Guajardo. |
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