| TRAMA: La bella Betìa, figlia di un'agiata contadina, donna Menega, ha uno spasimante che la vuole sposare: il goffo, impacciato bracciante Zilio. Non ritenendolo l'uomo adatto perché lo giudica incapace di soddisfare i suoi robusti appetiti sessuali, La Betìa, coi suoi dinieghi, riduce il giovane alla disperazione. Apparentemente in aiuto di costui, il ricco massaro Nale, che è da tempo attratto - corrisposto - dalla Betìa, interviene e riesce a concludere con la ragazza un patto: ella acconsentirà a sposare Zilio e anche Nale la soddisferà. Ottenuto il consenso della madre, certa d'aver fatto un buon affare, la Betìa sposa Zilio, ma questi, a matrimonio concluso, sferra a Nale una coltellata. Dato per morto, costui, che in realtà è soltanto ferito, decide di giocare uno scherzo a sua moglie Tania. Ma Nale sorprende Tania fra le braccia del bracciante Menegazzo. Alla fine, "resuscitato" Nale, le insaziabili Betìa e Tania stabiliranno, con Zilio, Nale e Menegazzo, una sorta di ménage a cinque. |
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