| | All'anagrafe: Ennio Morricone |
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Etą alla morte: 91 anni | Data di nascita: 10/11/1928 | Segno Zodiacale: Scorpione | Luogo di nascita: Roma, Italia | Data di morte: 06/07/2020 | Luogo di morte: Roma, Italia |
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| Compositore, direttore d'orchestra, autore di canzoni e arrangiatore. Nato a Roma nel 1928 e diplomato in tromba, composizione e direzione d'orchestra al Conservatorio di Santa Cecilia col maestro Goffredo Petrassi, negli anni Cinquanta inizia a lavorare come suonatore di tromba in varie jazz band, prima di approdare al cinema componendo canzoni per film degli anni sessanta come La voglia matta, I motorizzati e Il giovedì. Scrive anche canzoni e lavora come arrangiatore per artisti della RCA tra cui Mina, Paul Anka, Gino Paoli, Edoardo Vianello, Gianni Morandi, Jimmy Fontana e Chet Baker, tra gli altri. L'incontro con Sergio Leone è determinante per la carriera di entrambi: del 1965 è lo score per il suo primo western, Per un pugno di dollari, cui seguono Per qualche dollaro in più. Il buono, il brutto e il cattivo, C'era una volta il West, Giù la testa, fino all'ultimo, C'era una volta in America (1984). Sono musiche splendide, di grande impatto, con l'uso di strumenti insoliti come l'armonica a bocca, lo scacciapensieri e un uso struggente degli archi e della voce umana. Immediatamente riconoscibili, vengono usate in decine di pubblicità e diventano patrimonio nazionale.
Negli anni Sessanta compone anche le musiche per Uccellacci e uccellini, la splendida colonna sonora di Sacco e Vanzetti, decine di western e ancora cinema italiano d'autore per film come La battaglia di Algeri, Diabolik, Teorema, Partner, Il grande silenzio, Il clan dei siciliani, Metti una sera a cena, Queimada, Negli anni Settanta un altro incontro determinante è quello con Dario Argento per cui scrive le partitore di L'uccello dalle piume di cristallo, Il gatto a nove code, Quattro mosche di velluto grigio. Collabora con Mauro Bolognini per Metello, di nuovo con Pasolini per Decameron e I racconti di Canterbury fino a Salò o le 120 giornate di Sodoma, ancora con Giuliano Montaldo per Giordano Bruno e L'Agnese va a morire, con Elio Petri per La classe operaia va in paradiso, coi Taviani per Allosanfàn, con Bernardo Bertolucci per Novecento.
Arrivano poi Il vizietto, Il giocattolo, La luna, Il prato, Un sacco bello, Bianco rosso e verdone, le Piovre televisive... impossibile elencarli tutti. Di certo il cinema italiano gli deve moltissimo. Poi i grandi successi internazionali: Mission, Gli intoccabili, La cosa, Assassino senza colpa?, Frantic, Vittime di guerra, Bugsy, Nel centro del mirino, Rivelazioni, U-Turn, i film di Giuseppe Tornatore, Il gioco di Ripley, fino alla quadratura del cerchio con Quentin Tarantino che lo adora da sempre e aveva già utilizzato suoi brani non originali per la colonna sonora di Bastardi senza gloria e con il quale vince l'Oscar nel 2016 per la colonna sonora originale di The Hateful Eight .
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