Attore. All'età di 17 anni lascia la scuola e decide di viaggiare per il mondo. Ad Amburgo trova lavoro come lavapiatti su un cargo svedese. Biondo e aitante, sbarca a Cattolica dove trova lavoro in un locale notturno. Notato in un concorso maschile di bellezza, viene eletto "Mister Italia" e una delle sue ammiratrici gli procura un impiego a Milano come venditore di manichini e cosmetici. Stanco di una vita di sacrifici, parte alla volta di Cinecittà in cerca di fortuna. Dopo aver esordito come stuntman, incontra il produttore Manolo Bolognini che lo scrittura per dei western all'italiana e gli propone di cambiare il suo nome nell'anglofono Peter Martell. Tra il 1962 e il 1973 gira circa 70 film prestando il suo volto a molti pistoleri del grande schermo pronti a sfoderare la loro Colt, ma non ottiene mai un successo travolgente. Benché nel 1967 giri addirittura undici film, tra cui "Il Cobra" di Mario Sequi e "Lola Colt" di Siro Marcellini, in quell'anno perde la sua vera occasione. Scelto per interpretare Cat in "Dio perdona... io no!" di Giuseppe Colizzi, si rompe un piede durante un litigio con la fidanzata e al suo posto viene preso Mario Girotti dando il via all'inossidabile coppia comica composta da Bud Spencer e Terence Hill. Nel 1976 decide di lasciare il cinema e nel 1994 torna nella sua città natale. Nel 1997 Fabrizio Favro dedica alla sua figura il documentario "Starring Peter Martell", girato tra Fregene e Bolzano. Negli anni Duemila torna davanti alla macchina da presa per interpretare tre horror tra cui "Killer Barbys vs. Dracula" di Jess Franco (2002).