| | All'anagrafe: Leslie Townes Hope |
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Etą alla morte: 99 anni | Data di nascita: 29/05/1903 | Segno Zodiacale: Gemelli | Luogo di nascita: ELTHAM (Londra) Inghilterra | Data di morte: 27/07/2003 | Luogo di morte: TOLUCA LAKE, California, (USA) |
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| Attore. Nel 1907 si è trasferito con la famiglia negli Stati Uniti. Dopo aver esercitato i mestieri più disparati, dallo "strillone" di giornali al pugile, ha scelto di dedicarsi definitivamente alla carriera artistica. Ha lavorato prima come attore di varietà e operetta, poi, all'inizio degli anni Trenta, si è accostato al cinema con una serie di corti musicali e comici. Nel 1938, la commedia musicale The Big Broadcast of 1938 ha segnato il suo vero e proprio debutto cinematografico e da allora ha lavorato ininterrottamente dividendosi tra teatro, cinema e televisione. A renderlo indimenticabile al grande pubblico sono state senz'altro le sue performance al fianco dell'inseparabile amico e compagno di lavoro Bing Crosby. In un secolo di vita, quasi interamente passato sulle scene, più di 60 anni li ha trascorsi esibendosi in duetti canori con lui - spesso anche insieme a Dorothy Lamour - in film come La danzatrice di Singapore di Victor Schertzinger, che ha segnato nel 1940 la nascita del loro sodalizio, il ciclo Avventura a Zanzibar (1941, dello stesso Schertzinger), Avventura al Marocco (1942, di David Butler), Avventura in Brasile (1947, di Norman Z. McLeod) e ancora La principessa di Bali (1952, di Hal Walker) e Astronauti per forza (1962 di Norman Panama), con Joan Collins. Nel 1956 è stato protagonista con Katharine Hepburn di La sottana di ferro di Ralph Thomas e negli anni '60 ha lavorato anche con le italiane Virna Lisi (Due assi nella manica, 1966, di Norman Panama), Gina Lollobrigida (Mash, la guerra privata del sergente O'Farrell,1968, di Frank Tashlin) e con Anita Ekberg (Chiamami Buana, 1963, di Gordon Douglas). Nonostante sia nato in Inghilterra è considerato americano a tutti gli effetti ed è tra gli attori più amati dai suoi connazionali. Vera e propria "istituzione" si è guadagnato rispetto e stima, in patria e all'estero, non solo per i suoi meriti artistici, ma anche per le sue opere di beneficenza e per il suo costante impegno civile: si è esibito per i soldati durante la Seconda Guerra Mondiale, in Vietnam, in Libano nell'84 e anche in Iraq nel '91. Lo stesso tipo d'impegno che gli è valso un Oscar umanitario nel 1960 e altre 5 statuette ad honorem. Un vero e proprio record come ricorda anche il libro del Guinness dei Primati, nel quale il suo nome ricorre per ben due volte: per essere, in assoluto, l'attore che ha vinto più premi (1.500) e per essere stato l'artista con il contratto di lavoro più lungo mai avuto con un unico network televisivo (oltre 61 anni).Il 29 maggio 2003, in occasione del suo centesimo compleanno, è stato proclamato il "Bob Hope Day" in 35 stati americani. Oltre 2.000 bigliettini d'auguri e 5.000 e-mail sono arrivate al suo indirizzo e non sono mancati gli auguri personali della regina Elisabetta e del Presidente Bush. "I suoi occhi si sono illuminati quando gliel'ho detto e sul suo viso è apparso un gran sorriso", ha raccontato la figlia Linda, che come i fratelli Anthony, Kelly e Nora, anche lei è stata adottata dall'attore insieme alla moglie Dolores Reade, sposata nel 1934.E' stato più volte vittima di false dichiarazioni sulla sua presunta morte. A metà degli anni '90, un membro del parlamento, dopo aver letto un falso necrologio, ne dichiarò la morte durante una riunione alla Casa Bianca, quando un reporter si recò in cerca delle dichiarazioni dei familiari, Hope accolse la notizia con l'umorismo che lo ha sempre contraddistinto.Tra le varie attività svolte ha scritto anche numerosi libri tra cui "My Life in Jokes", raccolta di battute e aneddoti della sua vita pubblica e privata scritto a quattro mani con la figlia Linda, e pubblicato in occasione del suo centesimo compleanno. | |
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