| | All'anagrafe: Robert Altman |
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Etą alla morte: 81 anni | Data di nascita: 20/02/1925 | Segno Zodiacale: Pesci | Luogo di nascita: KANSAS CITY, Missouri (USA) | Data di morte: 20/11/2006 | Luogo di morte: LOS ANGELES, California (USA) |
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| Regista, sceneggiatore e produttore. Educato in un istituto dei gesuiti, a 18 anni si arruola nell'Esercito e parte per la II Guerra Mondiale come pilota (ha partecipato ad oltre 50 bombardamenti aerei). Tornato dal fronte, nel 1947 frequenta la facoltà di ingegneria all'Università del Missouri (sua è l'invenzione di una macchinetta per tatuare il codice di identificazione dei cani). Nello stesso tempo comincia a scrivere per la radio ed in seguito realizza documentari e film industriali per la Calvin Company. Messi da parte un po' di soldi, nel 1953 scrive, dirige e produce il primo film, "The Delinquents". Dal 1957 al 1966 lavora per varie serie tv tra cui "Alfred Hitchcock Presents" e "Bonanza", ma spesso è licenziato dai set a causa dei suoi rifiuti a sottostare alle direttive della rete televisiva e alle sue insistenze per inserire nei suoi lavori contenuti politici e antimilitaristi. Sebbene sull'orlo del disastro finanziario a causa dei debiti di gioco, riesce a fondare una casa di produzione, la Lion's Gate Films. Nel 1970 con "M.A.S.H." vince la Palma d'Oro a Cannes e il film riceve sei nomination all'Oscar. E' famoso per la sua capacità di realizzare film corali tra cui "Nashville" (1975) - film che ottiene altre cinque nomination all'Oscar e che, grazie al successo commerciale, gli procura i soldi per il nuovo impianto sonoro a 8 piste con cui può registrare i suoni sul set in presa diretta - "Buffalo Bill e gli indiani: ovvero la lezione di storia di Toro Seduto" (1976), "Tre donne" (1977), "Un matrimonio" (1978), "Una coppia perfetta" (1979). Dopo l'insuccesso del film "Popeye" (1980), musical ispirato ai fumetti del famoso marinaio forzuto e mangiaspinaci, decide di vendere la Lion's Gate e di dedicarsi al teatro, formando la Sandcastle 5 Productions e dirigendo alcuni lavori teatrali. Per circa un decennio rimane lontano da Hollywood pur continuando a girare film apprezzati da pubblico e critica: "Jimmy Dean, Jimmy Dean"(1982), "Streamers" (1983) - i cui interpreti vincono tutti insieme il premio per la migliore interpretazione a Venezia - "Follia d'amore" (1985), "Terapia di gruppo" (1987). Gli anni '90 segnano il ritorno del regista alla grande industria cinematografica: "I protagonisti" (1992), "America Oggi" (1993) - Leone d'oro a Venezia ex-aequo con "Trois Couleurs, Bleu" di K. Kieslowski , "Prêt-à-porter" (1994), "Kansas City" (1996), "La fortuna di Cookie" (1999) e "Il Dottor T e le donne" (2000). Nel 1996 vince il Leone d'Oro alla Carriera alla Mostra del Cinema di Venezia e nel 2002 vince il Golden Globe come miglior regista per "Gosford Park". Nel 2006, dopo cinque nomination senza esito positivo ("M.A.S.H.", "Nashville", "America Oggi", "I protagonisti", "Gosford Park") l'Academy gli attribuisce l'Oscar alla carriera sottolineando come "la sua opera abbia ripetutamente rinnovato la settima arte, ispirando altri film-makers e il pubblico". Nello stesso anno porta con successo a Berlino la sua ultima fatica "Radio America". Muore all'età di 81 anni in un ospedale di Los Angeles. | |
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