| | All'anagrafe: Guy Green |
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Etą alla morte: 91 anni | Data di nascita: 05/11/1913 | Segno Zodiacale: Scorpione | Luogo di nascita: SOMERSET (Inghilterra) | Data di morte: 15/09/2005 | Luogo di morte: LOS ANGELES, California (USA) |
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| Regista, sceneggiatore e direttore della fotografia. Il suo interesse per il cinema inizia presto e il suo primo lavoro nel campo è come proiezionista a bordo della nave transoceanica 'Majestic'. Dopo altre esperienze come fotografo e assistente operatore per alcune compagnie pubblicitarie, inizia a lavorare agli Shepperton Studios di Londra sempre in qualità di assistente operatore. Nel 1941 illumina il suo primo film "Spellbound" diretto da John Harlow cui seguono un ventina di film tra cui "Grandi Speranze" (1946, regia di David Lean) che gli vale l'Oscar per la miglior fotografia in bianco e nero, primo in assoluto assegnato ad un direttore della fotografia britannico. Con lo stesso Lean collabora anche per "Oliver Twist" (1948), "Sogno d'amanti" (1949) e "L' amore segreto di Madeleine" (1950). E' il fondatore, insieme a Freddie Young e Jack Cardiff, della British Society of Cinematographers. Nel 1954 dirige il suo primo film "River Beat", ma è con "L'uomo che vide il suo cadavere" (1956) che ottiene i primi riconoscimenti a livello nazionale (la candidatura al BAFTA come miglior film) e internazionale (presentato al festival di Berlino 1960 è candidato all'Orso d'oro e ottiene i premi FIPRESCI e OCIC e una menzione speciale della Giuria dei giovani). Con questo film inizia anche il sodalizio con gli attori Michael Craig ("Mare di sabbia", 1958, e "Il silenzio della tortura", 1960) e Richard Attenborough ("Mare di sabbia", 1958, e "SOS Pacific", 1959). Nel 1961 è al festival di Cannes con "Il marchio", l'anno successivo dirige il suo primo film statunitense, "Luce nella piazza", mentre nel 1965 scrive, dirige e produce "Incontro a Central Park", candidato a 5 premi Oscar: miglior attrice protagonista (Elizabeth Hartman, 'Golden Globe' come miglior esordiente) e non protagonista (sarà proprio Shelley Winters ad aggiudicarsi la statuetta), miglior fotografia (in B/N), miglior colonna sonora e miglior scenografia (in B/N). Dalla fine degli anni '70 si dedica esclusivamente alla regia di produzioni televisive. Nel 2004 gli viene conferita l'onorificenza di Ufficiale dell'Ordine dell'Impero Britannico. Muore all'età di 91 nella sua villa a Beverly Hills anni lasciando la moglie, l'attrice Josephine Stuart, e i due figli Marilyn e Michael. | |
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