| | All'anagrafe: Michael Andrew Fox |
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Etą: 63 anni | Data di nascita: 09/06/1961 | Segno Zodiacale: Gemelli | Luogo di nascita: EDMONTON, Canada (USA) | | |
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| Attore. Figlio di un colonnello dell'aviazione e dell'attrice Phyllis Fox, ha solo 10 anni quando il suo volto compare sugli schermi della TV canadese nella serie "Leo and Me". Dopo un'infanzia tranquilla, a 15 anni matura la decisione di abbandonare gli studi per dedicarsi alla carriera di attore.(Una volta famoso si pentirà di questa scelta e tornerà faticosamente sui libri per ottenere il diploma.) Cambia il suo nome d'arte, mettendo la 'J' al posto della 'A', in omaggio all'attore Michael J. Pollard, da lui molto amato. Dopo altre serie televisive, il suo nome arriva anche in Italia grazie al successo del telefilm "Casa Keaton" (1982), dove interpreta Alex P. Keaton, un rampante economista, ruolo che riesce ad avere per caso: inizialmente, infatti, il personaggio doveva essere interpretato da Matthew Broderick, che rinuncia all'ultimo momento. Sul set conosce Tracy Pollan, che sposerà sei anni dopo e da cui avrà quattro figli. Il successo vero arriva nel 1985 quando il produttore Steven Spielberg intuisce che è la persona perfetta per il ruolo di Marty McFly, protagonista dello strepitoso campione di incassi "Ritorno al futuro" diretto da Robert Zemeckis. Nello stesso anno Fox ha modo di confermare il suo talento di attore brillante in "Il segreto del mio successo". Il volto e il fisico da eterno adolescente limita, però, le sue possibilità artistiche e la sua carriera. Con l'intento di rilanciare la propria immagine, Fox tenta di proporsi come interprete drammatico: purtroppo le sue prove in "Le mille luci di New York" (1988) e "Vittime di guerra" (1989) non sembrano riscuotere il plauso di pubblico e critica. Decide allora di ritornare al vecchio ruolo di Marty McFly nei due sequel "Ritorno al futuro II" (1989) e "Ritorno al futuro III" (1990), ma entrambi i film non riscuotono lo stesso successo del primo. Mentre si trova sul set di "Doc Hollywood - dottore in carriera" (1991), si accorge che le sue dita si contraggono, senza che lui riesca a controllarle: alla visita medica gli viene diagnosticato il morbo di Parkinson. Continua, però, a recitare in film come "Blue in the face" (1995) con Harvey Keitel e Madonna e in "Sospesi nel tempo" (1996) di Peter Jackson, regista della saga " Il signore degli anelli". Nel 1998 Fox rende pubblica la sua condizione attraverso un'intervista per la rivista "People" e comincia a investire il tempo e denaro nella "Michael J. Fox Foundation for Parkinson's Research", da lui creata. Successivamente si sottopone ad un intervento chirurgico di talamotomia per controllare meglio il tremore che lo affligge. Nonostante il successo dell'intervento, Fox decide di ridurre gli impegni di lavoro per concentrarsi sulla sua fondazione e per dedicare più tempo alla famiglia. Nel gennaio del 2000 lascia il ruolo di Michael Flaherty, consulente del sindaco di New York, nella serie tv "Spin City", pluripremiata negli USA. Vegetariano convinto, è molto impegnato nel sociale: grazie ad un suo intervento l'Istituto Nazionale per la Salute americano (NIH) nel 2000 ha stanziato 81,5 milioni di dollari per la ricerca sul Parkinson negli USA. | |
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