| | All'anagrafe: Isabel Coixet |
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Etą: 64 anni | Data di nascita: 09/04/1960 | Segno Zodiacale: Ariete | Luogo di nascita: SANT ADRIĆ DE BESĆS, Barcellona, Catalogna (Spagna) | | |
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| Regista e sceneggiatrice. Si laurea in Storia contemporanea all'Università di Barcellona. Inizia la sua carriera come copywriter nel mondo della pubblicità, gira poi alcuni corti per spot e nel 2000 fonda una sua casa di produzione cinematografica, la Miss Wasabi Films. Negli anni Ottanta collabora con riviste spagnole di cinema e nel 1983 vede realizzata la sua prima sceneggiatura nel film "Morbus" di Ignasi Ferré. Nel 1984 realizza il suo primo corto - "Mira y verás" - e quattro anni dopo il suo primo lungometraggio, "Troppo vecchio per morire giovane", film poi criticato dalla stessa regista. Dopo una lunga pausa torna al cinema con una produzione in lingua inglese "Le cose che non ti ho mai detto", con Lili Taylor come interprete principale. Quasi sempre Coixet cura regia e sceneggiatura dei suoi film. I suoi temi ricorrenti riguardano donne costrette dalla vita a ricominciare da zero o sopraffatte dai loro stessi sentimenti: su questa falsa riga esce nel 1998 "A los que aman" ambientato nella Spagna del XVIII secolo e inedito in Italia. Ha per la prima volta risonanza internazionale il suo film del 2003 "La mia vita senza di me", coproduzione ispano-canadese partecipata anche dalla casa di produzione afferente a Pedro Almodóvar: il film viene presentato al Festival di Berlino e riceve una candidatura come miglior film e per la miglior regia agli European Film Awards. Nel 2006 esce "La vita segreta delle parole", fuori concorso a Venezia nello stesso anno. Porta al cinema un romanzo di Philip Roth, "L'animale morente", che diventa un film dal titolo "Lezioni d'Amore" e che ha come protagonista Penélope Cruz nella parte di una studentessa che vive una passione nei confronti di un suo professore. In patria ha ottenuto numerosi riconoscimenti, soprattutto in occasione dei Premi Goya, ed è considerata una delle migliori autrici spagnole attuali. Riesce tuttavia a portare le sue opere in concorso anche ad importanti manifestazioni internazionali come la Mostra del Cinema di Venezia, dove nel 2009 presenta "Mapa de los sonidos de Tokio", storia di una donna occasionalmente serial killer. Sempre nel 2009 è membro della giuria del Festival di Berlino e lo stesso ruolo le tocca nel 2013 a Cannes assieme a Régis Wargnier per la Camera d'or. Si dedica anche alla produzione di documentari quali "Paris, je t'aime"(2006), girando il segmento su Bastille, e poi "Invisibles"(2007). | |
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