| | All'anagrafe: René Clément |
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Etą alla morte: 82 anni | Data di nascita: 18/03/1913 | Segno Zodiacale: Pesci | Luogo di nascita: BORDEAUX (Francia) | Data di morte: 17/03/1996 | Luogo di morte: MONTECARLO (Principato di Monaco) |
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| Regista. Da giovane studia architettura alla Scuola di Belle Arti. Durante questo periodo realizza la sua prima opera, il film d'animazione 'Cesare fra i galli' (1934). Trova quindi lavoro come aiuto regista ed operatore. Si forma, come regista, girando documentari in Arabia e nell'Africa del Nord. Qui contrae il tifo e viene più volte arrestato nel corso delle riprese del cortometraggio 'L'Arabia proibita' (1937). Lo scoppio della guerra lo sorprende in Patria. Nella Francia d Vichy lavora con il fotografo Henry Alekan. Dopo la liberazione e la fine della guerra realizza il suo primo lungometraggio, il successo di pubblico e di critica, Operazione Apfelkern' (1946), che del documentario utilizza lo stile disadorno e realistico, premiato con la Palma d'Oro al Festival di Cannes per la migliore regia. Dopo questo grande successo, Clement collabora con Jean Cocteau per 'La bella e la bestia' (1946). Torna alla regia con 'I maledetti' (1947), seguito da 'Le mura di Malapaga' (1948), che vince la Palma d'Oro a Cannes ed il premio Oscar come miglior film straniero. Nel 1951 Clement gira il suo terzo film ambientato durante la guerra: 'Giochi proibiti', probabilmente, la sua opera più riuscita. La pellicola vince, infatti, il Leone d'Oro alla Mostra di Venezia ed un secondo premio Oscar come migliore film straniero. Con 'Le amanti di Monsieur Ripois' (1953), si aggiudica la terza Palma d'Oro a Cannes. Fra le altre pellicole da ricordare 'Parigi brucia?' (1967), cronaca spettacolare della mancata distruzione della capitale francese. Il suo nome è anche legato ad una polemica con Francois Truffaut che nel 1954, dalle colonne dei 'Cahiers du Cinema', lo condanna all'oblio anticipato. Bollato come calligrafo, senza invenzione e senz'anima, il regista si rinchiude progressivamente in uno sdegnoso silenzio mitigato, in parte, dai successi riscossi come 'L'uomo venuto dalla pioggia' (1971), con Charles Bronson. Muore nella sua casa di Montecarlo un giorno prima di compiere il suo ottantatreesimo compleanno. | |
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