| | All'anagrafe: Checco Zalone |
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Etą: 47 anni | Data di nascita: 03/06/1977 | Segno Zodiacale: Gemelli | Luogo di nascita: Bari, Italia | | |
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| Luca Medici, in arte Checco Zalone, è nato il 3 giugno 1977 a Bari, ma è cresciuto nella piccola provincia di Capurso. Appassionato di videogames, trascorre la sua adolescenza a giocare e studiare, conseguendo il diploma presso il liceo scientifico Sante Simone di Conversano. Iscritto all’Università di Bari Aldo Moro, si laurea in giurisprudenza, ma partecipa al contempo anche ad alcuni concorsi di Polizia, nei quali viene scartato.
Grande appassionato di musica e vero animale da palcoscenico, Luca si esibisce frequentemente in serate jazz, ma sogna il mondo dello spettacolo, che gli apre le sue porte nel 2004, quando esordisce come conduttore di un concorso di bellezza in Puglia. Da qui approda insieme al collega Gennaro Nunziante su Telenorba e crea il personaggio che lo ha reso famoso: Checco Zalone, derivante dall’espressione dialettale "che cozzalone", che indica una persona di bassa estrazione sociale e poco acculturata. Inizialmente Checco è un cantante neomelodico pugliese, vestito con abiti sfavillanti e succinti e poco avvezzo alla grammatica italiana. Il personaggio ignorante e canterino gli permette di raggiungere il palco di Zelig, sul quale Zalone si esibisce parodiando diversi cantanti italiani. È il 2006 quando la sua ritmica invade a pieno le case degli italiani con "Siamo una squadra fortissimi", dedicata alla Nazionale Italiana che in quell’anno si aggiudica il Mondiale, facendo della canzone il suo inno. Non è l’unica parodia che lo consacra come comico canterino; nel 2007, infatti, presenta "A me mi piace quella cosa" sulle note di "Ti regalerò una rosa", il brano di Simone Cristicchi vincitore in quell’anno del Festival di Sanremo.
È un momento di gloria per Checco, che pensa di aver raggiunto un picco di una carriera sfavillante, ma l’incauto Luca non immagina ancora che lo attendono altri successi. Lavora ancora sul suo personaggio, che allarga i suoi orizzonti e dalla Puglia raggiunge lo stile con una parodia dell’italiano medio, vestito più casual ma senza abbandonare il suo amato stile neomelodico. E il motivo di tale cambio di rotta è più che valido: nel 2009 esce il suo primo film, Cado dalle nubi (2009), diretto da Nunziante e accompagnato da un disco di soundtrack. È la storia di un giovane cantante pugliese che sogna di entrare nel mondo dello spettacolo e partecipa ai provini per un talent show. Un film a tratti biografico, che come tutte le sue prove attoriali affronta temi sociali ed economici molto attuali nel Bel Paese, come l’omosessualità e l’omofobia. La canzone "Angela", una delle più iconiche di tutto il film, riceve anche una nomina ai David di Donatello e ai Nastri d’Argento.
Un’opera prima che dà dei buoni risultati, quella di Cado dalle nubi, e che convince la coppia Zalone-Nunziante a riprovarci ancora. È così che nel 2011 esce il secondo film, Che bella giornata, e il popolo italiano, memore delle risate fatte in precedenze, lo accoglie calorosamente; infatti, nel primo giorno di programmazione raccoglie oltre 2 milioni di euro. Quella che sembra una storia d’amore che supera i confini culturali e geografici, è in realtà un pretesto per raccontare l’estremismo islamico, la paura del diverso e la guerra religiosa, l tutto con quello stile comico che contraddistingue Zalone.
L’inarrestabile Zalone, nuovo volto di una comicità italiana pulita e impegnata, nel 2013 è di nuovo sul grande schermo con Sole a catinelle, che supera il suo record di incasso precedente, vincendo il Biglietto d’oro come Film più visto in quell’anno. Checco non è più un giovane in cerca di fortuna, che prova realizzare un sogno professionale o amoroso. Il suo personaggio è cresciuto con lui e adesso è un uomo adulto, un papà che sogna di poter rendere felice suo figlio in modi talvolta discutibili. Sullo sfondo, anche qui, la situazione italiana, fatta di crisi, disoccupazione e il devastante divario tra ricchi e poveri.
Dopo aver passato gli ultimi anni al cinema con uscite ogni biennio, il film che nel 2015 attendevano tutti non arriva. Non è una battuta di arresto nella filmografia di Zalone, bensì un momento per concepire qualcosa di ancora più grande, un tentativo di superarsi. E lo fa, eccome, con Quo vado? (2016), nel quale esce dai confini italici per raccontare l’italiano medio all’estero e l’agognato posto fisso. Girato in Italia, Norvegia e nella base artica italiana, il film è un campione di incassi e fa incetta di candidature ai David di Donatello, Nastri d’Argento e Ciak d’oro. Difficile replicare un successo simile, ma Zalone non demorde e continua a ironizzare umoristicamente l’italiano e l’Italia in un nuovo film – il primo non girato con Nunziante e che segna il suo esordio alla regia - Tolo Tolo (2020). Ambientato in Kenya, segue le avventure del comico, minacciato da un boss della malavita.
Ma gli impegni di Zalone vanno oltre il cinema, Zalone è ospite di diversi programmi TV e presenta nel 2007 il Resto Umile Tour World, un tour per due stagioni con tanto di spettacolo musicale. Ed è proprio il suo primo amore, la musica, che non lo abbandona mai, così come nei suoi film. Parallelamente alla filmografia si alimenta la sua discografia, che comprende gli album delle colonne sonore di ogni film. | |
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