| | All'anagrafe: Nikita Sergeyevich Mikhalkov Konchalovsky |
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Etą: 79 anni | Data di nascita: 21/10/1945 | Segno Zodiacale: Bilancia | Luogo di nascita: MOSCA (Russia) | | |
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| Regista e sceneggiatore. Figlio dello scrittore Sergei e della poetessa Natalya Petrovna Konchalovskaya, è il fratello minore del regista Andrei Konchalovsky. Mikhalkov inizia a studiare recitazione sin da piccolo alla scuola per bambini del Teatro di Mosca e in seguito alla scuola del Teatro Vakhtangov. Appare per la prima volta a 19 anni sullo schermo nel film di Georgi Daneliya 'A zonzo per Mosca' (1964). Pur continuando poi a recitare, si iscrive al VGIK, l'Istituto Russo di Cinematografia, per studiare regia con Mikhail Romm, già maestro di suo fratello. Nella scuola inizia così a dirigere i suoi primi cortometraggi a partire dal 1968, senza mai rinunciare tuttavia alla recitazione. Mikhalkov appare infatti in oltre venti opere, tra cui anche nel film di suo fratello 'Zio Vanya' (1972), prima di scrivere, dirigere e interpretare il suo primo lungometraggio 'Amico tra i nemici, nemico tra gli amici' nel 1974, ambientato nel periodo della Rivoluzione d'Ottobre. Si fa conoscere dal grande pubblico con la sua opera seconda 'Partitura incompiuta per pianola meccanica' (1976), un film sempre ambientato durante la Rivoluzione. Nel 1979, anno in cui recita di nuovo sotto la direzione del fratello nel film 'Siberiade', Mikhalkov è alla regia del suo 'Cinque serate', che racconta la storia d'amore di una coppia separatasi a causa della II Guerra Mondiale e ritrovatasi dopo 18 anni. Dal 1980 la sua produzione è in prevalenza dietro la macchina da presa, dirige infatti molti film di vario genere, dal dramma 'Alcuni giorni della vita di I.I. Oblomov' (1980) tratto dal romanzo di Ivan Goncharov 'Oblomov', alla commedia 'I parenti' (1981) e fino a 'Oci Ciornie' (1987) con Marcello Mastroianni ispirato ad alcuni racconti di Cekhov. Nel 1992 vince il Leone d'Oro alla Mostra d'arte cinematografica di Venezia con il film 'Urga - Territorio d'amore' (1991), ambientato in Mongolia. Nel 1993 esce in sala il suo 'Anna', un documento-testimonianza filmato dal 1980 al 1991, nel quale Mikhalkov pone precise a sua figlia Anna sulla vita quotidiana nell'Unione Sovietica e sulle sue speranze, da quando ha sei anni fino alla sua adolescenza inoltrata. Con il film 'Il sole ingannatore' raggiunge la notorietà internazionale vincendo nel 1994 il Gran Premio della giuria al Festival di Cannes e l'Oscar per il Miglior film straniero. Nel 2007 presenta in concorso a Venezia il suo '12', remake del film 'La parola ai giurati' (1957) di Sidney Lumet, candidato anche ai Premi Oscar per il Miglior film straniero. Mikhalkov ha un figlio, Stepan, avuto nel 1966 con la sua prima moglie, l'attrice Anastasiya Vertinskaya. Con la sua seconda moglie, la modella Tatyana Mikhalkova, ha avuto altri tre figli: Anna nel 1974, Artem nel 1975 e Nadya nel 1986. | |
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