| | All'anagrafe: Donatella Finocchiaro |
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Etą: 54 anni | Data di nascita: 16/11/1970 | Segno Zodiacale: Scorpione | Luogo di nascita: Catania, Italia | | |
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| Donatella Finocchiaro è nata a Catania il 16 novembre 1970, dove, dopo il diploma classico, ha frequentato la Facoltà di Giurisprudenza, soprattutto per il volere paterno. Mentre è assorta negli studi accademici, decide di concedersi qualche momento di svago, coltivando la passione del teatro e prendendo lezioni di danza, canto e recitazione. In questo momento inizia per la Finocchiaro un percorso che la porterà presto a confrontarsi con una realtà da cui difficilmente riuscirà a uscire, infatti nel 1996 giunge a Roma, dove fa il suo gran debutto al Teatro dell'Orologio, trascorrendo sei mesi nella Capitale. Purtroppo, però, è costretta a tornare nella sua terra per terminare gli esami, ma riesce con facilità a far coincidere la vita universitaria con gli impegni teatrali e, mentre prepara la tesi, prende parte ai provini per l'ammissione al Teatro Stabile di Catania, dove entrerà poco tempo dopo. Conseguita la laurea, viene introdotta dal padre in uno studio legale, ma la giovane Donatella non tarda a capire che gli affari giuridici non sono la strada che vuole percorre per tutta la vita, così abbandona le pratiche per dedicare anima e corpo al palcoscenico.
E dal palcoscenico al grande schermo il salto della Finocchiaro non è poi così lungo, grazie a Roberta Torre, che, dopo averla notata ai casting per Angela (2002), decide di affidarle il ruolo da protagonista. È una donna palermitana che gestisce insieme al marito, boss mafioso, un traffico di droga e altri affari illeciti, celati da un apparente negozio di scarpe. Angela, però, s'innamorerà perdutamente di un altro piccolo malavitoso, che mette in seria confusione il cuore e la sua vita. La pellicola partecipa al Festival di Cannes e viene successivamente presentata a diverse rassegne internazionali, che valgono all'attrice, oltre al plauso della critica, molti riconoscimenti, a partire dal Globo d'oro come rivelazione alle candidature ai David di Donatello, ai Nastri d'argento e al Tokyo International Film Festival come Miglior interpretazione femminile. L'anno successivo è già al suo secondo lavoro al cinema con Perdutoamor (2003), esordio alla regia di Franco Battiato, a cui seguono la commedia Se devo essere sincera (2004) e i drammatici Amatemi (2005), Viaggio segreto (2006) e Non prendere impegni stasera (2006). In questi anni inizia una collaborazione con il regista Marco Bellocchio, che darà alla luce nel 2006 a due film: Sorelle e Il regista di matrimoni con Sergio Castellitto, che le permetterà di aggiudicarsi la vittoria del secondo Globo d'oro e una candidatura ai David.
La carriera cinematografica della Finocchiaro sembra spianata sin dall'inizio, è da poco iniziata ed è stata già ampiamente coronata da molti riconoscimenti sia in parti principali che secondarie. Continua senza neanche una battuta d'arresto, ricoprendo i panni trasandati di una clochard accanto a Raoul Bova in La fiamma sul ghiaccio (2005) e tornado a parlare di mafia in Il dolce e l'amaro (2007). Di certo uno dei maggiori successi della Finocchiaro in questi anni rimane Galantuomini (2008), dove, memore degli inizi, è di nuovo una donna mafiosa sotto copertura. Un ruolo che sembra portare fortuna alla sua interprete, che riceve il Premio Anna Magnani al Bif&st e un riconoscimento al Festival internazionale del Film di Roma. A questi si aggiungono nel 2011 il Premio Flaiano e il Nastro d'argento per Sorelle Mai (2010), terza collaborazione con Bellocchio. Nel frattempo si dedica anche al piccolo schermo, dove debutta con la miniserie 'O professore (2008) e dove ricopre spesso parti di donne criminali, come quello della terrorista Adriana Faranda in Aldo Moro - Il presidente (2008).
Nel 2011 si approccia anche alla regia con il documentario Andata e ritorno, uno sguardo celebrativo alla sua Catania, in particolare agli ultimi anni, gli Ottanta e i Novanta, grazie ai racconti degli artisti che l'hanno resa grande. Dopo questa breve parentesi registica, la Finocchiaro torna davanti la macchina da presa per la Torre - che l'aveva portata al successo - questa volta con I baci mai dati (2010). Seguono alcune commedie dai risvolti sentimentali, come Manuale d'amore 3 (2011) con Carlo Verdone, o più comici, come Senza arte né parte (2011) con Vincenzo Salemme. Eppure il meglio di sé sembra darlo sempre con ruoli più drammatici - spesso ambientati anche nella sua Sicilia - ed è così che la sua interpretazione riceve l'ennesime nomine ai David e ai Nastri con Terraferma (2011). Attrice di grande talento e con una fama affermatasi in breve tempo, non stupisce che sia stata scelta per completare il cast italiano di To Rome with Love (2012) di Woody Allen, né che abbia preso parte solo due anni dopo al suo primo film americano, War Story (2014) di Mark Jackson, sebbene già nel 2011 fosse comparsa in War Horse di Steven Spielberg.
Continua successivamente a essere diretta da registi italiani in commedie che affrontano temi importanti, come quello delle famiglie allargate in Mio papà (2014) di Giulio Base e Assolo (2016) di Laura Morante, e quello dei piccoli tesori della vita in Tutto quello che vuoi (2017) di Francesco Bruni. Nel 2018 è la madre della giovane Matilde De Angelis in Youtopia, pellicola drammatica con Alessandro Haber che vede la ragazza vendere la propria verginità con il sofferto consenso della madre per riuscire a pagare il mutuo. | |
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