Attore e regista teatrale. Nipote dell'impresario che aveva fatto costruire il Teatro Duse di Bergamo, sopra il quale abita per diversi anni, dopo aver conseguito il diploma si iscrive prima a Scienze Politiche, poi all'Accademia d'arte drammatica "Silvio D'Amico". All'inizio degli anni Cinquanta esordisce sul palcoscenico in "La Moscheta" di Ruzante per la regia di Gianfranco De Bosio, per poi continuare la carriera di attore al Piccolo di Milano, sotto la direzione di Strehler. In questi anni si esibisce al fianco di Vittorio Gassman nell'"Oreste" di Vittorio Alfieri, quindi si sposta prima a Genova, poi a Trieste dove, a partire dal 1967, dirige il Teatro Stabile per cinque anni. Nel 1964 forma la sua prima compagnia per mettere in scena "Le notti bianche" di Dostoevskij e negli stessi anni inizia ad alternare la sua attività sul palcoscenico con quella al cinema e in televisione, diventando in breve tempo una stella degli sceneggiati TV. Tra gli altri interpreta: "La Pisana"(1960), "Le notti bianche"(1962), "Luisa Sanfelice"(1963) e "Malombra"(1974). Nel 1960 interpreta il ruolo di Lord Modyford in "Morgan il pirata" di Primo Zeglio e André de Toth, due anni dopo è nel cast di "Venere imperiale" di Jean Delannoy e nel 1963 in quello di "I compagni" di Mario Monicelli. Dopo una lunga assenza nel 1978 torna in televisione per interpretare il ruolo del protagonista in "Il ritorno di Casanova" di Pasquale Festa Campanile e nel 1989 si lascia convincere da Ernesto Guida a scrivere la sceneggiatura del suo "Il segreto dell'uomo solitario". A partire dalla stagione 1997-1998 il suo impegno si rivolge principalmente al teatro, diventando direttore artistico del Carcano di Milano e progetta insieme a Tullio Kezich di realizzare una versione teatrale del romanzo "Un amore" di Dino Buzzati. Negli ultimi anni torna al grande schermo per interpretare il dottor Gardini in "Il cuore altrove" di Pupi Avati ed Eugenio Scalfari in "Il Divo" di Paolo Sorrentino. Muore a Milano a quasi 79 anni dopo una lunga malattia.