Attore. Noto con il soprannome di 'James Dean tedesco', a 15 anni ottiene la sua prima parte interpretando la trasposizione teatrale del classico per bambini 'Emil e i detectives'. Sposato con l'attrice francese Myriam Bru (e padre dell'attore Christopher Buchholz), viene scoperto e lanciato nel mondo del cinema da Jean Duvivier che lo fa esordire nel film 'Marianna della mia gioventù' (1955). Lo stesso anno ottiene la Palma d'oro come migliore attore al Festival di Cannes con 'Cielo senza stelle', di Helmut Kaeutner. Il grande successo arriva grazie a 'Le confessioni di Felix Kull' (1957), tratto dal romanzo di Thomas Mann. Dopo questo successo si trasferisce ad Hollywood dove lavora in diversi film western. Nel 1959, intanto, debutta anche a Broadway con lo spettacolo 'Cherie'. Al cinema si mette in luce con 'I magnifici Sette' (1960), di John Sturges, e in 'Uno, due tre' (1961), di Billy Wilder. Lavora anche in Italia, dove fu diretto da Damiano Damiani ne 'La Noia' (1963), dall'omonimo romanzo di Alberto Moravia. Nel 1998 interpreta una piccola parte ne 'La vita è bella', di Roberto Benigni: quella del medico nazista fissato con l'enigmistica e gli indovinelli. Anche suo figlio Muore in un ospedale di Berlino per una grave malattia.