Attrice e produttrice. Figlia di un deputato e scrittore, che rimasto vedovo decide di risposarsi con la diciottenne Maria Hosana che gli dà tre figli. Il padre muore poco dopo la sua nascita e la famiglia si trasferisce a Rio de Janeiro in seguito al secondo matrimonio della madre. Sono anni molto duri, ma Florinda riesce comunque a conseguire il diploma in lingue. Parla fluentemente l'inglese e il francese e dopo qualche anno viene assunta come hostess dalla compagnia Varig Airlines. Si fidanza con un nobile polacco, ma non ha intenzione di sposarsi, e nel 1963 si trasferisce in Europa, va a vivere a Parigi e frequenta alcuni corsi alla Sorbona. Dopo due anni decide di ritornare in Brasile, ma nel 1967 si reca in Italia e conosce la produttrice Marina Cicogna che le presenta Luchino Visconti: sarà il grande regista a proporle il ruolo che la farà emergere, quello dell'attricetta mantenuta da Helmut Berger nel film "La caduta degli dei"(1969). Non è la sua prima esperienza, poiché negli anni precedenti al loro incontro Florinda è stata diretta da Giuliano Montaldo e Damiano Damiani, ma è grazie a Visconti che viene scritturata per il suo primo ruolo da protagonista in "Metti una sera a cena"(1969) di Giuseppe Patroni Griffi, grazie al quale riceve la targa d'oro alla 14ª edizione dei David di Donatello. Nello stesso anno interpreta Augusta Terzi nel film di Elio Petri "Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto" al fianco di Gian Maria Volonté e qualche anno dopo riceve il David di Donatello come miglior attrice protagonista (ex aequo con Monica Vitti) per "Anonimo veneziano" di Enrico Maria Salerno (1970). Il suo fascino sensuale e la sua bellezza particolare - alta, longilinea, viso spigoloso - la sua immagine di donna 'moderna', indipendente, volitiva la rendono adatta a ruoli di primissimo piano, che rimangono impressi nella mente dello spettatore come la torbida Carol Hammond in "Una lucertola con la pelle di donna"(1971) o quello della povera 'maciara' in "Non si sevizia un paperino"(1972) entrambi di Lucio Fulci. Il 1973 è l'anno di "Cari genitori" di Enrico Maria Salerno, film per il quale vince il suo secondo David di Donatello come attrice protagonista. Verso la fine degli anni Settanta la sua carriera riceve una battuta d'arresto, poiché decide di ritirarsi a vita privata lontano dai riflettori, la ritroviamo comunque in ruoli secondari ("Acqua e sapone", 1983, di Carlo Verdone o "Legati da tenera amicizia", 1983, di Enrico Maria Salerno). Nel 1984 partecipa alla serie tv "La piovra" e comincia la sua carriera teatrale diretta da Giuseppe Patroni Griffi ("Metti una sera a cena", "Zio Vanja"). Agli inizi degli anni Novanta pubblica il suo libro di cucina "Vi invito a tavola"(Mondadori) e prende parte ad alcune serie per la televisione. Nel 2000 apre la sua casa di produzione, la "Florinda Bolkan Produçoes" e si cimenta nella regia con "Eu nao conhecia Tururù"(Io non conoscevo Tururù), interamente girato nel Nord-Est del Brasile, sua terra d'origine.