| | All'anagrafe: Valerio Binasco |
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Etą: 60 anni | Data di nascita: 20/06/1964 | Segno Zodiacale: Gemelli | Luogo di nascita: Paderna, Italia | | |
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| Valerio Binasco è nato il 20 giugno 1964 a Paderna, in provincia di Alessandria. Dopo gli studi liceali, inizia a studiare recitazione presso il Teatro Stabile di Genova, dove conseguirà il diploma nel 1988. Mentre è ancora allievo, inizia ad insegnare recitazione, esperienza che gli servirà molto nel corso della sua vita, affiancando l'attività attoriale alla didattica, che lo porta a ricoprire cattedre nelle più importanti scuole di recitazione italiane, come l'Accademia Silvio D'Amico, il Teatro Due di Parma o lo Stabile di Torino.
Dopo il diploma, avvia la sua carriera teatrale prima presso lo Stabile di Genova, successivamente collaborando con diverse compagnie e intraprendendo un sodalizio artistico della durata di dieci anni con Carlo Cecchi. Sono anni in cui è concentrato sul palcoscenico tra Shakespeare, Pinter e Sofocle e molti altri spettacoli in cui viene riconosciuta e premiata la sua attorialità. La sua grande passione per il teatro lo rendono un onnivoro e ben presto si cimenta anche nella regia, guidato dall'amico Cecchi, portando in scena in particolare lavori di Fosse e Ginzburg. Impegnato come attore, regista, insegnate e direttore artistico, nel 2012 decide di fondare la Popular Shakespeare Kompany, con cui intende portare in scena testi classici - non solo shakespeariani - con un linguaggio e una messa in scena popolare.
Parallelamente a questi impegni, nel 2000 tenta anche il salto sul grande schermo e viene scritturato in ruoli secondari di pellicole come Qui non è il paradiso (2000) con Fabrizio Gifuni e Domenica (2001) con Claudio Amendola. Successivamente prende parte a film minori in cui lavora con personaggi noti del panorama cinematografico italiano, come Marco Giallini in Tre punto sei (2003) o Valeria Golino e Riccardo Scamarcio in Texas (2005). Tenta la carriera registica nel 2004 con Keawe, ispirato al racconto "Il diavolo nella bottiglia" di Robert Louis Stevenson. Il 2005, però, è anche l'anno in cui esce nelle sale del premiato La bestia nel cuore di Cristina Comencini, dove Binasco interpreta il padre di Giovanna Mezzogiorno e Luigi Lo Cascio nei flashback della loro infanzia.
È un periodo proficuo questo per l'attore, che l'anno seguente è uno dei protagonisti del drammatico Non prendere impegni stasera (2006), dove le storie di diversi personaggi finiscono per incrociarsi l'uno l'altra; un incrocio di vite come quello che accade in Un giorno perfetto (2008) di Ferzan Özpetek, in cui interpreta l'onorevole Elio Fioravanti. Ormai affermato anche nel mondo del cinema, Binasco nella seconda decade dei Duemila ha definitivamente intersecato la carriera teatrale con il grande schermo. Ritrova Lo Cascio come co-protagonista nello storico Noi credevamo (2010) di Mario Martone, incentrato sulla repressione borbonica dei moti del 1828 nel Mezzogiorno.
Martone lo sceglie anche per Il giovane favoloso (2014),dove Binasco interpreta lo scrittore Pietro Giordani, amico di Leopardi alias Elio Germano, che l'attore piemontese ritroverà anche sul set di Alaska (2015). Si cimenta anche nel piccolo schermo, entrando nel cast della serie TV 1992 (2015) con Stefano Accorsi, interpretando il socialista Mario Chiesa. Nel 2018 è di nuovo al cinema con Nome di donna, pellicola drammatica in cui Binasco interpreta l'antagonista di Cristiana Capotondi, un'operaia vittima delle sue molestie.
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