| | All'anagrafe: Emmanuelle Bercot |
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Nasce a Parigi nel 1967. Dopo la maturità frequenta la scuola di danza Serge Alzetta e la École du spectacle, ma i primi passi nel mondo multimediale li compie frequentando la scuola professionale Femis. Tra il 1995 e il 1998 realizza come regista tre cortometraggi in tale contesto, tra cui il documentario True Romanès, Les Vacanses (premio della giuria a Cannes nel 1997) e La Puce (1998), storia di una giovane che perde la verginità con un uomo di 35 anni. Questi lavori la mettono al centro dei riflettori del cinema francese, e nel frattempo Emmanuelle ha già avviato la carriera d'attrice.
Dopo le sue prime apparizioni negli anni Novanta, verso la fine del decennio infatti ha guadagnato esperienza sul set di registi del calibro di Claude Miller (La classe de Neige, 1998), Bertrand Tavernier (Ricomincia da oggi, 1998) e Claude Lelouch (Una per tutte, 1999).
Le due carriere di regista e attrice convergono con il suo debutto nel lungometraggio di fiction, molto controverso: Clément (2001, distribuito nel 2003, premio dei giovani a Cannes), dov'è una ragazza matura dai modi adolescenziali, che s'innamora di un tredicenne amico di suo figlio.
Come attrice in film altrui non ricopre mai ruoli di rilievo, comparendo a volte nei lungometraggi interpretati dalla sua attrice-feticcio Isild Le Besco (À tout de suite del 2004 e Camping Sauvage del 2005), che per lei aveva interpretato La Puce e Le choix d'Élodie in tv. Ultimamente si è vista nel cast del film In solitario (2013), tra i pochi suoi film noti all'estero.
Più attiva e più corposa prosegue parallela l'attività da regista: Backstage del 2005 è un incontro tra Emmanuelle Seigner cantante e Isild Le Besco groupie; Elle s'en va del 2013 è un road movie costruito sul divismo di Catherine Deneuve, presentato al Festival di Berlino.
Il 2015 l'ha vista a Cannes con ben due lavori che rappresentano bene le sue due anime creative: La tête haute, da lei diretto e ancora una volta dedicato alla gioventù e interpretato da Catherine Deneuve; Mon Roi, diretto dalla collega Maïwenn (nome d'arte di Maïwenn Le Besco, sorella di Isild) e cointerpretato con Vincent Cassel. Quest'ultimo lavoro le fa vincere il premio come miglior attrice al Festival, ex-aequo con la Rooney Mara di Carol.
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