| | All'anagrafe: Gore Vidal |
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Etą alla morte: 86 anni | Data di nascita: 03/10/1925 | Segno Zodiacale: Bilancia | Luogo di nascita: West Point, USA | Data di morte: 31/07/2012 | Luogo di morte: Los Angeles, California, USA |
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| Saggista, romanziere e attore. Figlio dell'istruttore aeronautico Eugene Vidal e di sua moglie Nina Gore, nasce a West Point, all'interno dell'Accademia Militare dove suo padre è in servizio, ma trascorre la sua infanzia a Washington D.C. con il nonno materno, T.P. Gore, senatore dell'Oklahoma. I genitori decidono di porre termine al loro burrascoso matrimonio quando lui ha soli 10 anni e sua madre Nina sposa Hugh D. Auchincloss, ex patrigno di Jacqueline Kennedy, che da quel momento diviene una dei suoi più cari amici. Dopo aver conseguito il diploma alla Phillips Exeter Academy, nel 1943 si arruola come riservista nell'esercito degli Stati Uniti. La crudeltà della guerra e dell'esperienza militare lasciano in lui un segno indelebile che traspare nel suo romanzo d'esordio che pubblica ad appena vent'anni, "La statua di sale". Il libro, che racconta la storia dai tratti fortemente autobiografici di un giovane che si trova a scoprire e fare i conti con la propria omosessualità, si rivela uno scandalo nell'America puritana del dopoguerra. Negli anni Cinquanta e Sessanta si dedica prevalentemente al teatro e alla scrittura. Le sue commedie ottengono un incredibile successo a Broadway e molte di esse vengono adattate per il piccolo schermo. "The Best Man", storia del dietro le quinte dello scontro tra due politici democratici, ottiene nel 1960 la nomination ai Tony Award. Nel 1956 la MGM lo assume in veste di autore e tre anni dopo il produttore Sam Zimbalist lo invia in Italia, a Cinecittà, per rivedere la sceneggiatura del kolossal che William Wyler sta girando, "Ben Hur". A causa della morte del produttore, però il suo nome, come quello di Christopher Fry, non appare nei titoli del film. Nel 1959, firma insieme a Tennessee Williams la trasposizione cinematografica di "Improvvisamente l'estate scorsa" e l'anno successivo la sceneggiatura di "Un marziano sulla terra", interpretato da Jerry Lewis. Nel 1960 abbandona il mondo del cinema per tornare alla scrittura, lasciandosi però tentare dalla carriera politica candidandosi per il Congresso. Nonostante tra i suoi sostenitori ci siano l'amico Paul Newman e la sua ex fidanzata Joanne Woodward, non ottiene il successo sperato, come peraltro succederà nel 1981 quando tenterà la corsa come governatore della California. Trasferitosi a Roma con il suo compagno, Howard Austen, decide di dedicarsi prevalentemente allo studio dell'antichità classica. Nel 1968 pubblica il provocatorio romanzo "Myra Breckinridge", che ottiene un enorme successo vendendo oltre tre milioni di copie in poche settimane e per il quale la Fox si aggiudica i diritti cinematografici, trasformandolo in un film. Trasferitosi a Ravello, non abbandona la passione per il cinema e nel 1972 accetta di interpretare se stesso in "Roma" di Federico Fellini. L'esperienza di calcare un set cinematografico viene ripetuta più volte nel corso della sua carriera: da "Bob Roberts"(1992) a "110 e lode"(1994) e "Gattaca - La porta dell'universo"(1997). La sua carica polemica viene però riversata nella critica e nel 1993 ottiene il National Book Award per il suo saggio "United States", una raccolta in cui esplica la sua corrosiva verve polemica. Dopo la morte del suo compagno, nell'agosto del 2004 decide di lasciare la sua villa di Ravello e trasferirsi a Los Angeles. Muore nella sua casa di Hollywood Hills all'età di 86 anni a causa delle complicazioni di una polmonite. | |
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