| | All'anagrafe: Robert Taylor |
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Etą: 113 anni | Data di nascita: 05/08/1911 | Segno Zodiacale: Leone | Luogo di nascita: FILLEY, Nebraska (USA) | | Luogo di morte: SANTA MONICA, California (USA) |
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| Attore. Sin dagli anni delle scuole superiori mostra di avere un buon talento sia nel campo sportivo che in quello musicale (studia violoncello con ottimi risultati). Conseguito il diploma, indirizza il suo interesse proprio nella musica e si iscrive al Doane College di Crete, in Nebraska. Ben presto, però, su avviso del padre medico condotto, si trasferisce in California per studiare medicina presso il Pomona College. E' qui che viene introdotto alla recitazione, partecipando ai gruppi teatrali dell'università. Si laurea nel 1933, ma ancora una volta cambia idea sul suo futuro e decide di frequentare la Neely Dixon Dramatic School. Notato da un talent scout della MGM, nel 1934 viene messo sotto contratto dalla major hollywoodiana - a cui resterà legato per oltre un ventennio, con una paga che non varierà mai per tutta la durata del contratto -, che non esita però a "darlo in prestito" ad altre case di produzione come la Fox o la Universal Pictures: il suo debutto sul grande schermo, infatti, avviene con il film "Handy Andy"(1934, regia di David Butler) prodotto dalla Fox. Dotato di grande bellezza - con un volto nobile e il sorriso rassicurante - e buone doti recitative (anche se inizialmente poco apprezzate dalla critica, convinta che si fosse puntato su di lui più per il suo aspetto che per le sue capacità) raggiunge ben presto la notorietà, in particolare grazie al dramma romantico "Margherita Gauthier"(1936), interpretato accanto alla 'divina' Greta Garbo. Alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale ha al suo attivo oltre venti film ed è apparso accanto alle più belle donne di Hollywood: Irene Dunn ("Al di là delle tenebre", 1935, di John M. Stahl), Jean Harlow ("Proprietà riservata", 1937, di W.S. Van Dyke), Maureen O'Sullivan ("Aquile, 1935, di Richard Rosson; "Un americano a Oxford", 1938, di Jack Conway; "The Crowd Roars", 1938, di Richard Thorpe), Vivien Leigh (anche lei in "Un americano a Oxford"; "Il ponte di Waterloo, 1940, di Mervyn LeRoy), Norma Shearer ("Incontro senza domani", 1940, dello stesso LeRoy; "Avventura all'Avana", 1942, di George Cukor), Lana Turner ("Sorvegliato speciale", 1941, ancora per la regia di LeRoy). Durante gli anni del conflitto, oltre a interpretare due film di guerra - "Forzate il blocco"(1942, di Robert Z. Leonard) e "Bataan"(1943, di Tay Garnett) - presta servizio come addestratore dei piloti dell'Aviazione della Marina USA e gira alcuni documentari didattici. Negli anni successivi continua a recitare nei ruoli consueti e viene chiamato a interpretare il ruolo del Generale Marco Vinicio nel kolossal "Quo Vadis"(1951) diretto da LeRoy, ma ben presto i segni del passare del tempo si fanno sentire e le offerte iniziano a calare. Decide quindi di misurarsi con ruoli più impegnativi, di stampo drammatico ("L'ultima caccia", 1956, di Richard Brooks; "L'ultimo treno da Vienna", 1963, di Arthur Hiller), o in film d'avventura ("Ivanhoe", 1952 - accanto a Elizabeth Taylor, Joan Fontaine e George Sanders - e "I cavalieri della tavola rotonda", 1953 - accanto ad Ava Gardner, Mel Ferrer, Anne Crawford e Stanley Baker; entrambi per la regia di Richard Thorpe), gangster-movies ("Il dominatore di Chicago", 1958, di Nicholas Ray) o ancora con personaggi rudi da saga del West, come in "Il passo del diavolo"(1950, di Anthony Mann, in cui recita il ruolo dell'indiano Lance Poole, eroe della Guerra Civile costretto a combattere contro le ingiustizie e la discriminazione) o "Donne verso l'ignoto"(1951, di William A. Wellman). Nel 1958, anno in cui si esaurisce il suo contratto con la MGM, fonda una sua casa di produzione - la Robert Taylor Production - e la sua attività continua fino al 1968, anche in diverse produzioni per il piccolo schermo tra cui il film TV "Hondo and the Apaches"(1967, di Lee H. Katzin) e le serie "The Detectives"(1959-1962) e "Death Valley Days"(appare in 77 episodi dal 1966-1969). Nella sua vasta filmografia compare anche un titolo di produzione italiana, "La sfinge d'oro", girato nel 1967 da Luigi Scattini. Accanito fumatore sin dall'adolescenza, alla fine degli anni Sessanta gli viene diagnosticato un cancro ai polmoni che determinerà la sua morte a soli 57 anni. Per quanto riguarda la sua vita privata, è stato sposato dal 1939 al 1951 con l'attrice Barbara Stanwyck; dopo il divorzio dalla prima moglie, nel 1954 sposa l'attrice tedesca Ursula Thiess, a cui rimane legato per il resto della sua vita e da cui ha i due figli Terrance e Tessa. E' sepolto nel Garden of Honor Columbarium of the Evening Star, del Forest Lawn di Glendale, in California. Una curiosità: la sua figura ha ispirato le sorelle Angela e Luciana Giussani per la creazione del personaggio di "Diabolik" del fumetto omonimo. | |
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