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  All'anagrafe: François Ozon
  Etą: 56 anni
  Data di nascita: 15/11/1967
  Segno Zodiacale: Scorpione
  Luogo di nascita: Parigi, Francia
 
 
Regista della corporalità e della sessualità, venato dalle tinte satiriche e con una forte presenza di personaggi LGBT, François Ozon è certamente uno dei massimi esponenti del cinema francese contemporaneo. Ozon è nato il 15 novembre 1967 a Parigi, dove inizialmente lavora come modello, mostrando sin dalla gioventù un interesse massiccio vero il corpo umano e il culto della sua immagine. Più tardi si interessa, invece, al cinema, laureandosi nel 1993 in storia del cinema a La Fémis. È in questo periodo che realizza i suoi primi lavori, alcuni cortometraggi che sin da subito mettono in luce il suo talento, in particolare Summer Dress (1996), che, oltre ad aver vinto il Gran Prix al Brest Festival e il Premio del Pubblico all'Outfest di Los Angeles, è stato anche candidato ai Premi César come Miglior corto. Prosegue su questa linea creativa fino al 1998, quando gira - e presenta al Festival di Cannes - il suo primo lungometraggio, Sitcom - La famiglia è simpatica, che sulla falsa riga delle sit-com americane, appunto, ironizza sui valori tradizionali della famiglia. Una vera e propria caricatura grottesca, attraversata da una sessualità che nel corso della visione degenera totalmente verso gli istinti più animaleschi, oscuri e reconditi dell'uomo. Continuando sulla scia viscerale degli istinti più bassi, cerca di contaminare con il suo stile ogni genere e così l'anno seguente porta sul grande schermo il thriller psicologico Amanti criminali (1999), dove unisce la carnalità e il mondo fiabesco di Hänsel e Gretel all'eccitazione sessuale trasmessa dall'omicidio e dal sangue; si aggiudica con la sua seconda opera un premio per la miglior sceneggiatura al Festival internazionale del cinema della Catalogna e un Gran Premio della giuria al'Outfest. Nel 2000 realizza addirittura due pellicole, entrambe drammatiche, ma di contenuto totalmente opposto. La prima, Sotto la sabbia (2000), ha come protagonista Charlotte Rampling nei panni di una donna che nega la morte del marito e si è aggiudicata tre candidature ai César Awards. Sotto la sabbia segna l'inizio della Trilogia del lutto, che proseguirà Il tempo che resta (2005) e Il rifugio (2009). La seconda, invece, tratta da una pièce teatrale di Rainer Werner Fassbinder, è Gocce d'acqua su pietre roventi che, vincitrice del Teddy Award alla Berlinale del 2000, riporta a galla il tema preponderante della sessualità passionale e più infima. Successivamente porta a compimento quello che si è rivelato il suo più alto incasso al botteghino, nonché una delle sue opere maggiori, ovvero 8 donne e un mistero (2002), che porta in scene otto delle attrici (di generazioni lontane tra loro) più acclamate della Francia, tra cui Catherine Deneuve, Danielle Darrieux, Isabelle Huppert e Fanny Ardant. Il film, un musical che mescola il giallo alla commedia, riceve ben dodici candidature ai Premi César e vince l'Orso d'argento a Berlino; è saturo dello stile artificiale, colorato e colorito di Ozon, consacrando il regista come uno dei registi che meglio esplora ed espone i desideri e la volontà di affermazione delle donne. Ozon torna a lavorare con la Rampling e con Ludivine Sagnier, che aveva partecipato anche al suo ultimo lavoro, in Swimming Pool (2003), paragonato dai più a La piscina (1969) di Jacques Deray in versione totalmente femminile e con una carica di eros più marcata. Con una media di un film all'anno, nel 2004 esce nelle sale CinquePerDue - Frammenti di vita amorosa, che attraversa i cinque momenti della vita di una coppia, dal divorzio tornando indietro fino al primo incontro; il tutto è accompagnato da romantiche canzoni d'amore italiane, che vanno da Gino Paoli a Bobby Solo. Successivamente Ozon trae ispirazione da due testi letterari: dal romanzo "Angel" di Elizabeth Taylor nasce il suo primo film in lingua inglese Angel - La vita, il romanzo (2007), con Romola Garai, Sam Neill e Michael Fassbender; dal racconto "Moth" di Rose Tremain tira fuori la commedia fantastica e drammatica Ricky - Una storia d'amore e di libertà (2009). Dirige nuovamente la Deneuve in Potiche - La bella statuina (2010), commedia sull'emancipazione di una donna degli anni '70 e la sua rivalsa sul marito che l'aveva trattata da sempre come una potiche (="bella statuina"). Ozon negli anni seguenti torna a toccare i temi che tanto gli sono cari: la critica della classica famiglia borghese in Nella casa (2012), l'erotismo shockante nel personaggio della giovane prostituta protagonista di Giovane e bella (2013) e l'identità sessuale, talvolta complessa e altre volte hitchockianamente disturbata, in Una nuova amica (2014). Nel 2016 con Frantz riceve una candidatura al Leone d'Oro, ispirandosi a L'uomo che ho ucciso (1932) di Ernst Lubitsch, mentre l'anno seguente con Doppio amore (2017) ripercorre, come aveva fatto in Una nuova amica, il tema dell'io, stavolta circoscritto nell'identità multipla e nel doppio.

Peter Von Kant
Anno: 2022

È andato tutto bene
Anno: 2021

Estate '85
Anno: 2020

Grazie a Dio
Anno: 2018

Doppio amore
Anno: 2017

Frantz
Anno: 2016

Una nuova amica
Anno: 2014

Giovane e bella
Anno: 2013

Nella casa
Anno: 2012

Il rifugio
Anno: 2010

Potiche - La bella statuina
Anno: 2010

Ricky - Una storia d'amore e libertà
Anno: 2008

Angel
Anno: 2006

Un lever de rideau
Anno: 2006

Il tempo che resta
Anno: 2005

CinquePerDue - Frammenti di vita amorosa
Anno: 2004

Swimming Pool
Anno: 2003

8 donne e un mistero
Anno: 2002

Sotto la sabbia
Anno: 2000

Amanti criminali
Anno: 1999

GOCCE D'ACQUA SU PIETRE ROVENTI
Anno: 1999

SITCOM
Anno: 1998